Purtroppo, come abbiamo già notato, il canto delle Sequenze è stato uno delle illustri vittime di questi anni. Queste bellissime composizioni che precedono il Vangelo in alcune feste importanti al massimo vengono lette in versioni in lingua volgare spesso accorciate.
Pensiamo alla Pentecoste e a Veni Sancte Spiritus, attribuita all’arcivescovo di Canterbury Stefano di Langton.
Così don Giuseppe de Luca e Giulio Cesare Paribeni (Enciclopedia Italiana) descrivono la parte musicale: “La parte musicale di questa sequenza è una melodia del primo tono autentico, compresa nello spazio di una settima e però, secondo la teoria del canto gregoriano, di modo imperfetto. È caratteristica in questa melodia la sua divisione in tre frasi di andatura quasi simmetrica, e disposte in maniera da anticipare quasi la forma strofica A, B, A propria di una cantabilità più tarda di parecchi secoli. La seconda delle tre frasi infatti (il B) traspone una quarta sopra la prima frase (A) e questa ritorna, leggermente modificata, nella terza”.
Il testo è denso e sublime:
Vieni, Santo Spirito,
mandaci dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
soave refrigerio.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nel profondo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza il tuo soccorso,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
raddrizza ciò ch'è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Amen.
Non si saprebbe dove cominciare a commentare queste parole così alte.
La melodia di cui abbiamo parlato sopra è certamente alla portata dell’assemblea media e questo non spiega come mai questa bella Sequenza non venga quasi più cantata. Un altro mistero della fede.
È bellissima! Oggi la canteremo a Messa,come facciamo sempre a Pentecoste. Ciao