Se la partecipazione alla liturgia vuole inglobare il canto, è necessario affermare la priorità dell'essere sul fare.
Occorre, cioè, ripensare i progetti pastorali in modo che i singoli e l'assemblea tutta siano aiutati a vivere la responsabilità della vocazione battesimale quali creature di fronte al Creatore, quale fratello / sorella nella comunità dei figli di D-i-o, nella capacità di operare a tempo debito i necessari distacchi e compiere la conversione esigita dall'incontro con D-i-o.
Chi vive queste esperienze, al di là delle proprie attitudini e capacità artistiche, sentirà sgorgare dal profondo del cuore il canto della vita.
Il dare voce a tale canto attraverso la musica dipende da tanti fattori; l'importante è che alle labbra affiori il canto del cuore, non una qualche melodia estranea.