Poche settimane fa sono stato a Parigi per la prima volta nella mia vita. È stata una visita molto emozionante perché io sono un grande ammiratore della cultura francese.
Tra i luoghi che volevo vedere c’era il santuario sito in Rue du Bac. Poco prima ero stato a poca distanza e avevo fatto visita ad un sacerdote delle Missioni Estere di Parigi. Poi ho voluto vedere questo Santuario che conserva il luogo dove la Vergine Maria è apparsa a Santa Caterina Labouré nel 1830.
In effetti la prima impressione è un po’ strana perché il Santuario è una rientranza della via, non è prominente sulla strada. Si entra in un cortile da un portone e su questo si affaccia l’entrata della chiesa.
Quando sono entrato era pieno di gente, ma immagino sia sempre così. Io ho fissato il luogo in cui la Madonna è apparsa e ho immaginato cosa dovesse significare essere alla presenza della Madre di Dio. È un qualcosa che ti sconvolge, ti sembra di perforare lo spazio-tempo e di essere gettato nell’eterno.
Io, uomo di poca fede, cercavo di catturare un poco di quell’abisso di luce in cui Santa Caterina fu immersa.
Quando si esce si è immediatamente su una strada del centro di Parigi. In quell’oasi la Vergine Maria attende i fedeli per dare ristoro dalle fatiche del vivere.