I canti giovanili in chiesa e la pornografia

Aurelio Porfiri

Un bel giorno di qualche tempo fa, volevo partecipare alla Messa del Giovedì Santo in una bellissima chiesa proprio vicino a dove vivo a Roma. È vero che per chi vive a Roma, specie nel centro della città, le chiese piene di arte e storia non sono un eccezione, ma la normalità. Poi questa chiesa in cui volevo ascoltare la Messa è anche molto importante per me, per motivi affettivi.

Insomma, pieno di buone intenzioni e pii sentimenti sono entrato nella chiesa e ricordo che, in un istante, pie intenzioni e buoni sentimenti sono usciti di corsa, con me dietro. Che era successo? Ero entrato mentre una giovane signora urlava nel microfono un Gloria con accompagnamento selvaggio di chitarra. Lo ammetto: non ce l’ho fatta.