Forse non ci pensiamo molto, ma in tanti momenti della nostra vita compiamo dei gesti che riteniamo importanti quando siamo in situazioni sociali diverse da quelle in cui siamo solitamente. Se vediamo una persona che incontriamo per la prima volta, magari chiniamo il capo, accenniamo un sorriso, stendiamo la mano. Pensate se incontrando una nuova persona mantenessimo un contegno impassibile. Certamente l'altra persona sarebbe veramente sorpresa di vederci in quel modo, forse imbarazzata. Sono le buone maniere, quelle a cui si dava molto importanza un tempo. O se entra il professore nella classe e tu sei uno studente, ti alzi. Cosa succede quando entriamo in chiesa? Dobbiamo immaginare una chiesa tipo, perché oggi architettonicamente ce ne sono vari tipi e quindi è difficile riferirsi a tutte. Comunque, quando entriamo nelle chiese a volte c'è uno spazio che divide il fuori dal dentro. Può essere un atrio o un quadriportico come nelle Basiliche o un semplice spazio di pochi metri quadrati.
Ecco, quello spazio segna la soglia del passaggio dal profano al sacro. Viene detto "bussola". Qui dovremmo cercare di effettuare quel passaggio fra il fuori e il dentro, che non è solo un cambiamento di spazio ma anche un cambiamento interiore. Cambiamento che viene suggellato da due gesti ben precisi: prendere l'acqua santa dal fonte battesimale per segnarsi con il segno della croce.
Che senso ha questo gesto?
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