Quando si discute con i sacerdoti ci viene ripetuto il mantra che bisogna far cantare il popolo, e si è passati da un comprensibile e condivisibile auspicio ad una imposizione stalinista. Purtroppo, come è già accaduto per altre cose, una cosa giusta è stata spunta all’estremo facendola divenire sbagliata.
In effetti tutti i documenti, anche quelli recenti, specificano che ognuno deve fare quanto gli è dovuto. Da nessuna parte viene detto che tutti devono cantare o fare tutto. Nella Sacrosanctum Concilium è detto molto chiaramente: “Nelle celebrazioni liturgiche ciascuno, ministro o semplice fedele, svolgendo il proprio ufficio si limiti a compiere tutto e soltanto ciò che, secondo la natura del rito e le norme liturgiche, è di sua competenza”. Da nessuna parte è scritto che il fedele deve per forza cantare ogni cosa. Anzi, il Concilio ricorda come è necessario curare la formazione interna ed esterna del fedele.
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