La Chiesa cattolica, tradizionalmente, ha sempre riservato grande importanza ai riti liturgici al di fuori di quello romano. Anzi, in essi, quando sono celebrati con il dovuto rispetto e la dovuta dignità, possiamo veramente riconoscere lo splendore proprio alla liturgia quando non è abbandonata ad un mero e insensato funzionalismo. Lo stesso papa Francesco ha detto:
“Nelle Chiese ortodosse, hanno conservato quella pristina liturgia, tanto bella. Noi abbiamo perso un po’ il senso dell’adorazione. Loro lo conservano, loro lodano Dio, loro adorano Dio, cantano, il tempo non conta. Il centro è Dio, e questa è una ricchezza che vorrei dire in questa occasione” (1).
Certo che questa osservazione dovrebbe essere letta da tanti parroci che proprio ispirandosi allo stesso Pontefice riducono la liturgia ad un contenitore per le proprie fisime. Ci sarebbe anche da chiedersi perché non si agisca nel momento che si riconosce questa grande perdita da parte cattolica, ma qui sembra non ci siano facili risposte.
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