Il 21 dicembre 2022 saranno 150 anni dalla nascita di Lorenzo Perosi, probabilmente il musicista di Chiesa più noto del ventesimo secolo.
Proveniva da una famiglia di musicisti e manifestò fin dall’età giovanile una duplice vocazione, quella al sacerdozio e quella alla musica. Fu attivo in varie città Italiane come Maestro di Cappella, tra cui a Venezia, dove sarà preso a ben volere dal Patriarca della città lagunare, Giuseppe Sarto, che ritroverà a Roma come papa Pio X al tempo in cui Perosi sarà Maestro della Cappella Sistina. In effetti il nostro, quando gli fu prospettato l’incarico in Sistina, non voleva lasciare Venezia in cui evidentemente si trovava molto bene. Quando ne parlò con il papa Leone XIII questi gli disse di non preoccuparsi, che lo avrebbe ritrovato come suo successore.
Lorenzo Perosi conobbe una carriera sfolgorante, divenendo popolarissimo ai primi del novecento e godendo dell’amicizia di importanti compositori. Ma questo fu da lui
pagato per via di una malattia mentale che lo penalizzò duramente. Egli fu il musicista che fornì Pio X di nuovi modelli di composizioni sacre per implementare il suo Motu Proprio dell 22 novembre 1903. Alcuni lo hanno accusato di faciloneria ma è innegabile che possedesse un enorme talento musicale e che ha donato delle pagine veramente notevoli al repertorio della musica sacra, come alcuni Oratori oggi purtroppo raramente eseguiti ma che sono tra gli esempi più alti in questo genere musicale degli ultimi 100 anni.
Come detto la sua vita non fu semplice, anzi fu molto tormentata e anche dovette soffrire, come altri, per alcune incomprensioni nella Curia Romana.
Il fatto che alcune sue composizioni ancora resistono nei repertori di non pochi cori ci dice della sua notorietà e longevità artistica e ci parla di tempi in cui la musica sacra doveva ancora essere di grande qualità e non essere ispirata ai jingles commerciali
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