Nella comunità cristiana ci sono persone istruite che sanno penetrare nel significato del messaggio liturgico attraverso profonde analisi filologiche e storiche.
Ci sono umili servi e ancelle che, teodidatti, sono illuminati dallo Spirito e senza capire nulla o quasi, comprendono tutto o quasi.
Nella liturgia l'esperienza comune dello Spirito permette alla comunità di trovare un suo equilibrio profondo: sono abbattute le barriere del censo e dell'età, tutti si ritrovano figli di un unico Padre, fratelli e sorelle più di quanto possa creare il vincolo del sangue.
Sul fondamento di un'unica fede e di un'unica figliolanza, la comunità si costituisce in famiglia.
Intorno alla mensa della Parola e del Corpo/Sangue di Cristo nasce l'unione dei cuori che trasforma l'individualismo in componente d'aggregazione, il talento personale in dono comunitario.
(Da Re-tractationes)