Padri sinodali,
Ci troviamo qui riuniti per riscoprire i modi più opportuni per continuare a camminare insieme.
Quando si cammina insieme bisogna sempre considerare che c’è chi guida e c’è chi segue. Guidare è il vostro compito, cari pastori, ma ogni tanto vi farebbe bene ascoltare qualche richiamo che viene dalle retrovie. Io, ad esempio, vorrei dirvi qualcosa sulla liturgia e sulla sua musica.
Che ne è stato del sogno dei padri conciliari? Purtroppo in molte chiese si è trasformato in un incubo, chiese in cui la liturgia viene celebrata stancamente.
Il sogno dei padri conciliari era di aiutare i fedeli ad elevarsi alla bellezza della liturgia. Invece si è creduto di dover abbassare la liturgia al livello della nostra miseria. Che ne è di quel sogno, padri sinodali?
E il popolo di Dio, in cui i fedeli competenti potessero partecipare più attivamente alla vita della Chiesa? Purtroppo in non pochi strati del clero c’è ancora la mentalità da casta, la mentalità per cui le cose della Chiesa sono “affare loro”. Purtroppo alcuni hanno pensato che la soluzione fosse avere laici clericalizzati, i finti devoti. Non abbiate paura dei laici competenti! Fate come Giulio II, che litigava con Michelangelo ma poi gli faceva strada per donare alla Chiesa quei capolavori che ancora oggi sono patrimonio dell’umanità.
Rimettete Dio al centro della liturgia, non le ideologie degli anni ‘60. Fate che la musica liturgica sia in mano a persone veramente competenti in musica e liturgia. Uscite dai vostri uffici liturgico, dai vostri piani pastorali, fate in modo che i poveri siano nutriti nel corpo ma soprattutto nell’anima, con la bellezza di cui Dio è la sorgente. Nelle vostre (nostre?) chiese risuoni ancora la musica della tradizione vivente della Chiesa, quella musica in cui origine e compimento si danno appuntamento.
Fate in modo che la Chiesa torni ad essere il motore della cultura dominante, e non la sua ruota di scorta. Se la Chiesa tornerà a splendere di bellezza, dei tradizionalisti di cui sembrate avere tanto paura, non ci sarà più bisogno.