"Il licenziamento riguarda soltanto il direttore, la Cappella musicale del Duomo andrà avanti". E’ in prima persona monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena, Nonantola e Carpi a fare chiarezza sul caso dello storico coro del Duomo, ‘sfrattato’, per così dire dalle cattedrale dopo una secolare collaborazione a seguito della revoca anzitempo della convenzione trentennale che garantiva una sede ai cori. Un caso che ha scatenato polemiche, malumori e stupore tra i fedeli. "Il direttore della Cappella, Daniele Bononcini è stato licenziato per motivazioni economiche – precisa don Erio – la Cappella Musicale del Duomo non dipende dal direttore ma dal Capitolo Metropolitano della Cattedrale, quindi andrà avanti". Il vescovo conferma anche le motivazioni di tale decisone; ovvero le difficoltà economiche che il Duomo sta attraversando e che impongono tagli alle spese, una sorta di ‘spending review’ per risanare i conti e cercare di risalire da un passivo di oltre 300 mila euro. "In un certo senso è proprio una spending review – spiega monsignor Castellucci – d’altra parte quando ci sono dei momenti di ristrettezza; quando ci sono dei bilanci in grave passivo bisogna in qualche modo correre ai ripari, non basta il richiamo ai valori, bisogna avere anche un po’ di risorse". Il licenziamento dunque riguarda soltanto il maestro organista Daniele Bononcini dopo 26 anni di servizio e non la Cappella Musicale in sé composta da diverse formazioni di coristi volontari, circa un centinaio, bambini compresi, che però si sono subito schierati a fianco del loro Maestro dicendosi traumatizzati, sgomenti dalla decisone. Si dovrà ora vedere cosa succederà alla storica istituzione musicale; se rimarrà parte integrante della Cattedrale cittadina o se invece davvero il Duomo di Modena dovrà fare, almeno in un primo momento, senza la sua ‘costola musicale’ come d’altra parte è già successo con le ultime due messe, celebrate dopo decenni senza ‘colonna sonora’.
Di certo la querelle sta facendo discutere, esattamente come l’altro recente caso, quello dei parroci don Gianni e don Dario, sospesi dall’amministrazione e dal servizio della parrocchia di San Benedetto Abate, anche in quel caso con uno strascico di proteste e polemiche tra i fedeli. "La decisione di San Benedetto – ha aggiunto il vescovo – è legata ad un passivo della parrocchia stessa e non del Capitolo della Cattedrale; un passivo che andava crescendo e quindi è stato necessario intervenire. Speriamo – ha concluso don Erio – che prevalga il buon senso e si riesca a concludere la situazione in modo pacifico".
Intanto sul caso della Cappella Musicale del Duomo, Forza Italia avanza una mozione per sostenerne l’attività: "Il Comune apra un tavolo per reperire sostegni economici pubblici e privati per continuare l’attività. Si tratta di un valore umano, artistico e culturale incalcolabile che non può finire – dice Piergiulio Giacobazzi, capogruppo Fi Modena – Siamo fermamente convinti del fatto che per tutelare il valore rappresentato da tale istituzione, e per proseguirne la straordinaria opera, sia necessario non lasciare nulla di intentato. Il Comune potrebbe avere un ruolo fondamentale nella ricerca di una soluzione".
(Da Il Resto del Carlino)