Benvenuti a questo nuovo episodio del podcast di Aurelio Porfiri, dove approfondiamo temi cruciali e spesso controversi riguardanti la Chiesa cattolica e la sua liturgia. Oggi ci immergeremo in una discussione che ha suscitato dibattiti intensi e appassionati: la contrapposizione tra la Messa Vetus Ordo e la Messa Novus Ordo, e il caos liturgico che sembra caratterizzare il nostro tempo.
In questo episodio, esploreremo le ragioni per cui alcuni difensori della Messa Vetus Ordo ritengono che non si possa semplicemente accettare la Messa Novus Ordo come suo naturale compimento. Analizzeremo il criterio cronologico spesso applicato per giustificare il passaggio dalla Messa tradizionale a quella riformata, un criterio che viene messo in discussione in maniera critica da molti fedeli e studiosi.
Aurelio Porfiri ci guiderà attraverso una riflessione profonda sulle implicazioni di questa trasformazione liturgica, evidenziando come l'apparente caos attuale nelle celebrazioni possa essere visto come un segnale di una crisi più profonda. Discuteremo delle numerose personalizzazioni che caratterizzano le Messe odierne e degli abusi liturgici che, secondo alcuni, sono una conseguenza diretta delle riforme post-conciliari.
Il podcast offrirà una prospettiva storica e teologica, esaminando le osservazioni di Benedetto XVI e il suo motu proprio Summorum Pontificum, che ha riaffermato la validità della Messa Vetus Ordo. Porfiri proporrà un'analisi equilibrata e serena, invitando i suoi ascoltatori a riflettere senza faziosità sulla situazione attuale della liturgia nella Chiesa.
Questo episodio non si limiterà a una semplice denuncia del caos liturgico, ma cercherà di proporre un dialogo costruttivo su come affrontare e risolvere queste problematiche. L'attenzione sarà rivolta anche ai giovani che trovano nella Messa Vetus Ordo un rinnovato senso di sacralità e adorazione, elementi spesso percepiti come carenti nelle celebrazioni moderne.
Vi invitiamo ad ascoltare con mente aperta e cuore disponibile, per comprendere meglio le dinamiche che stanno modellando il futuro della liturgia cattolica. Buon ascolto.
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