Perché è successo questo? Uno dei motivi è stato quello di aver scoraggiato il professionismo musicale: cori, direttori, organisti, cantori… Tutti coloro che avrebbero potuto garantire un ricambio di qualità musicale elevata sono stati praticamente scoraggiati nel loro compito ministeriale.
In effetti, cosa ci si aspettava se si è rimosso il professionismo musicale in Chiesa? Nulla di buono. Quello che abbiamo è il frutto di una decisione sciagurata di questo genere.
Resistono alcune istituzioni musicali ma con molta fatica perché c’è sempre meno spazio per la musica sacra.
La nuova liturgia non ha portato quella qualità che avrebbe dovuto portare avanti la tradizione e rinnovare il repertorio, tranne poche eccezioni.
Oggi siamo alla mercé di alcuni dilettanti che magari sanno fare qualche accordo alla chitarra e che vengono, ahime, protetti da sacerdoti e vescovi evidentemente più ignoranti di loro in fatto musicale.