Ho espresso già in varie occasioni la mia opinione sul funerale di Benedetto XVI dal punto di vista liturgico-musicale. Alcuni non hanno capito le mie osservazioni credendo che fossero tese a criticare il coro della Cappella Sistina, cosa che francamente poco mi interessa. Spero che con questo scritto tutto sarà più chiaro.
Innanzitutto la morte di Benedetto XVI ha posto problemi reali. Papa emerito? Di che si tratta? In effetti questa novità nell’ambito del diritto canonico ha posto anche dei problemi da un punto di vista liturgico: funerali di un Papa o no? Se il Papa non può che essere uno, non è possibile che un Papa celebra il funerale di un altro individuo in quanto Papa. Ripeto, mi rendo ben conto delle difficoltà che si è inteso superare. Ma a mio avviso, lo si è fatto in modo inadeguato.
Se si considera la grande importanza di Joseph Ratzinger per la vita della Chiesa negli ultimi 70 anni, si poteva certo aspettare di più. Papa Francesco che celebrava e non celebrava, un rito asettico che a molti è sembrato sbrigativo, la musica che sembrava non sposarsi bene con l’azione rituale. Ora, e voglio dirlo molto chiaramente, se anche la musica fosse stata eseguita in modo perfetto, il problema sarebbe sempre stato lì. Per una buona parte era un repertorio valido, di grandi autori come Domenico Bartolucci, ma che purtroppo sembrava fuori luogo rispetto a quel rito. Se posso citare Bartolucci stesso, mi avrebbe dato senz’altro ragione. Egli ci diceva come il rito liturgico per come viene concepito oggi, non concede lo spazio necessario alla grande musica sacra. È come un quadro di Raffaello messo in cucina, sembrano due elementi non comunicanti. Se quello è il massimo che si poteva fare per Benedetto XVI, bisognerebbe veramente interrogarsi su come mai siamo giunti a questo punto. Il Papa ha recentemente rimproverato i sacerdoti per le omelie che sono un disastro, ma ci sarebbe da aspettarsi interventi ancora più forti su come gli stessi sacerdoti, liturgisti e non, hanno devastato liturgia e musica sacra.
caro Aurelio,
anche questa volta il tuo contributo è TOP !