Purtroppo negli ultimi decenni si assiste ad una progressiva noncuranza rispetto agli organi che dovrebbero essere usati nella liturgia. Questa è una cosa senz’altro triste e io vorrei dare tre motivi per cui questo è profondamente sbagliato.
La Chiesa ha sempre riconosciuto l’organo come lo strumento principe capace di elevare l’animo dei fedeli alle cose celesti. Questo non solo è stato più volte affermato in passato, ma è anche stato ribadito nel Concilio Vaticano II. L’organo è strumento liturgico per eccellenza e va tenuto in grande onore.
L’organo è un bene della chiesa, quindi appartiene anche alla comunità dei fedeli. Esso è uno strumento che richiede speciali competenze per essere costruito e quindi è anche molto costoso. È un bene prezioso della chiesa in cui si trova e come tale va custodito con cura.
L’organo con i suoi diversi registri è in grado di interpretare le diverse fasi della liturgia, di sostenere momenti di grande intensità come di accompagnare la meditazione. Esso accompagna i diversi stati d’animo che la liturgia suscita nei fedeli ed è perfettamente adeguato a svolgere questo ruolo.
Al momento della riforma del Concilio V. II approfittando della risistemazione del presbiterio per voltare l'altare verso l'assemblea, il ns allora parroco, amante della musica, acquistò un grandioso Balbiani-Vegezzi-Bossi, con 2 tastiere, pedaliera e moltissimi registri serviti da 2022 canne. Per un paesino che allora cantava poco più di 5000 abitanti fu un grande evento. L'allora organista della parrocchia, che aveva frequentato il Seminari, lo utilizzava con grande maestria, ricavandone espressioni e sonorità come se fosse un' orchestra. Con la nostra Schola cantori lo usiamo regolarmente ogni domenica e fortunatamente l attuale parroco è abbastanza sensibile per farlo riparare o intonare non apoena gli segnaliamo qualche anomalia
A parte ciò, quello che purtroppo vedo carente è la competenza minima dell'uso dell'organo. Chi ci accompagna o chi suone alle altre Messe proviene da studi di pianoforte e quasi sempre si limita all uso del registro Principale, qualche volta osando un Ripieno ma molto raramente utilizza tutti gli altri regustri. Così alla fine l'organo di limita a far da base ai canti, con sonorità piatte e sempre uguali. Per lo stesso motivo è rarissimo poter ascoltare brani per solo organo, anche solo prima o dopo la Messa. Non aggiungo nulla per quanto riguarda le presunte improvvisazioni, che spesso distraggono, con modulazioni e cadenze senza costrutto o stonate...
Però non lamentiamoci.. Ho sentito di molto peggio... (e oggi in montagna di molto molto meglio).
Ciao e grazie per il tuo lavoro.