Liturgia e musica sacra

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Un direttore di coro può essere un cantore (ma non necessariamente il contrario)

Un direttore di coro può essere un cantore (ma non necessariamente il contrario)

Aurelio Porfiri

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Aurelio Porfiri
set 13, 2024
∙ A pagamento

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Liturgia e musica sacra
Un direttore di coro può essere un cantore (ma non necessariamente il contrario)
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A me è capitato spesso di testimoniare di un fatto che a mio avviso è deleterio per la buona causa della musica per la liturgia: quello di affidare a dei cantori la responsabilità dei cori liturgici. Intendiamoci: ho un’altissima opinione dei cantori. Ritengo che per direttori di coro e compositori come me è un bene avere delle esperienze da cantori. Per quello che mi riguarda ho cantato nei cori delle Basiliche di san Pietro e santa Maria Maggiore e questo mi è molto servito per capire come funziona un coro “da dentro”. Quindi fare l’esperienza del cantore è certamente una cosa buona.

In un testo sulla musica medievale del musicologo francese Jacques Viret troviamo scritto:

“Secondo Isidoro di Siviglia (VII secolo), il cantore, salmista (psalmista) è come il lettore (lector), un chierico di rango inferiore, tra l'ostiario e l'esorcista (gradi minori del sacerdozio) (PL, 82:290; p. 23). Deve "stimolare la compunzione nell'anima dei suoi uditori". Lo stesso Padre ricorda che Davide e Asaph, autori dei Salmi, furono "i primi tra i cantori" (principes; ibidem: 792), primi con la doppia accezione di anteriorità e di preminenza. Il salmista deve "brillare ed eccellere insieme con la voce e con la sapienza (voce ed arte, in italiano nel testo)". Ogni cantore è, o dovrebbe essere, poco o tanto musicus, conoscitore della teoria. La descrizione che i trattati carolingii fanno di questa teoria, indicano il musicus come "cantore competente", peritus cantor (GS, 1:173). In lui si rispetta l'intermediario che trasmette alle liturgie terrestri un'eco del canto paradisiaco degli angeli e dei santi. Nei monasteri, il cantor, dopo l'anno mille, sarà un dignitario in vista: avrà il controllo sul canto degli uffizi e assumerà, in sovrappiù, la responsabilità della biblioteca (M.Fassler, in Early Music History, 5, 1985)”.

In questo caso vediamo come in epoca medievale sia già introdotta la distinzione tra semplice cantore e cantore esperto, tra musicus et cantor.

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